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BARI (27 novembre 2018) - Un muretto a emiciclo ancora grezzo, un altare spoglio ed essenziale sulla parete, da una parte autorità e uomini illustri seduti in religioso ascolto, dall’altra fedeli che assistono in piedi. Un prete, spalle al popolo, celebra la messa sotto un telo improvvisato che funge da capanna. E’ quello che mostra uno scatto fotografico del noto Studio Ficarelli del 22 giugno 1919. Il sacerdote è don Pasquale Manganelli e quello che si celebra è il rito della posa della prima pietra della parrocchia San Pasquale di Bari.

I lavori della costruzione del nuovo tempio sono appena iniziati, ma la parrocchia ha già tre anni di vita, essendo stata ufficialmente eretta con decreto Reale il 27 luglio del 1916. In questi anni, come mostra plasticamente la foto, la comunità è vissuta, in qualche modo, “sotto la tenda, pellegrina, come novello Israele nel deserto dell’Esodo, in quella che era chiamata Contrada Graziamonte,. “In attesa della nuova Chiesa, - ricorda infatti Pio Corbo nel suo La chiesa di san Pasquale in bari “ (1996), p. 38 -  l'attività parrocchiale si è svolta presso la Cappella di patronato degli eredi Michele Pepe, nella sede provvisoria sita nei locali alla strada di  proprietà Violante in via Trento, quindi nei locali in via Castromediano dove attualmente è il “salone della adunanze parrocchiali”.