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Con la terza parashà, Gen 12,1-17,27,  lasciamo alle spalle i primi mitici racconti delle origini, per passare finalmente alla storia. Genesi non è propriamente ed esclusivamente il racconto della generazione” dell’universo, quanto piuttosto la generazione del popolo eletto, che inizia con il suo capostipite, Abram.

 Il racconto prende avvio da un comando del Signore, che la Bibbia Cei traduce: “Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre”. “Vattene”, in ebraico Lek Lekà, propriamente sta per “va per te”, e molti maestri ebrei interpretano non nel senso di andare via, quanto di andare verso se stessi, verso il proprio cuore, di intraprendere un viaggio interiore, verso il profondo di se stessi.

Altrettanto curioso, nel comando, è la sequenza delle cose che Abram è invitato ad abbandonare: la terra, la parentela, la casa. Di solito uno che parte fa il percorso inverso, lascia prima la casa, poi la sua città e infine il suo Paese. Perché Dio invece inverte l’ordine naturale del distacco? 

La risposta a questa domanda, posta al minuto 4 di questa lunga video-lezione di rav Shlomo Bekhor  la troveremo se abbiamo la pazienza di arrivare in fondo (38 minuti!) al video. Sul suo sito possiamo seguire ogni settimana il commento alle Parashot e scaricare il file con il testo ebraico e relativa traduzione per esercitarci nella lettura.

Ma come promesso nelle due precedenti Parashot, noi quest’anno seguiremo il commento dell’amico Daniele Salamone che questa settimana ci offre una suggestiva nuova interpretazione cristologica:  Yeshua: il Guardiano delle Porte di Ysra'él 

 

Per i nostri esercizi di scrittura ebraica questa settimana consiglio di vedere questo riassuntivo schema per imparare una forma di scrittura semplificata che possiamo ottenere anche con una comune penna a biro:

Le 22 lettere ebraiche non sono semplici suoni ma ognuna di per sé è portatrice di significati simbolici. In questo video i significati basilari di ognuna e le prime parole da imparare.

Buona visione, lettura e scrittura.

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