ROMA (30 settembre 2019) - Con un Motu Proprio, Papa Francesco istituisce ufficialmente per tutta la Chiesa universale la Domenica della Parola.
Diventa quindi realtà il desiderio del Pontefice nato a seguito del Giubileo straordinario della misericordia: pensare a una “domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo” (Misericordia et misera, 7).
In realtà la Cei (Conferenza Episcopale Italiana) già due anni fa aveva risposto a questo invito celebrando una giornata particolare dedicata alla Bibbia il 24 settembre 2017, domenica più prossima alla memoria del grande biblista e Padre della Chiesa, San Girolamo.
Avevamo espresso subito le nostre perplessità, evidenziando che non sarebbe bastata una semplice esortazione, per quanto espressa dal Papa, a fare riavvicinare i fedeli ai testi biblici. E non ci siamo sbagliati, visto che dopo appena una anno l’entusiasmo si è affievolito: molti sussidi, alcuni eventi promossi in sordina da qualche diocesi, ma scarse e quasi nulle le ricadute educative nelle comunità parrocchiali.
Ma ecco che ora il Papa torna alla carica, con un documento autorevole firmato proprio oggi, giorno della memoria liturgica di San Girolamo: una Lettera apostolica sotto forma di Motu Proprio, Aperuit illis.
A differenza della Cei che aveva dato alla giornata un taglio preminentemente catechetico-formativo - celebrandola ad inizio anno pastorale (fine settembre), quando di solito si programmano le attività -, questa istituita dal Papa avrà invece una prospettiva ecumenica, collocandosi a metà anno, nella III Domenica del tempo ordinario (26 gennaio 2020) in concomitanza con la Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei e dalla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Interessante scelta, la Bibbia infatti è il terreno comune per un dialogo fruttuoso tra le Confessioni cristiane e il mondo ebraico. Ma ci chiediamo: i fedeli cattolici si sanno muovere su questo terreno? A che punto sono nella conoscenza delle Sacre Scritture?
Il Documento Aperuit illis:
