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Il tetragramma divino YHWH, יהוה rivelato a Mosè era in realtà già conosciuto. Si ritrova infatti in una stele egizia in riferimento al nome di una divinità collegata al popolo ebraico. Non è tanto il nome ad essere originale, quanto piuttosto i sette verbi riportati nei versetti 6-8 a rivelare la vera natura di questo Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe che si concretizza nell’azione di redenzione nei confronti del popolo: “sottrarrò, libererò, riscatterò, prenderò, diventerò, farò entrare, darò". Si tratta di una nuova esperienza di Dio, non più una tra le tante divinità da temere e venerare, ma il solo e unico Dio, vivo e vero che opera per il suo popolo.

Inizia con queste considerazioni introduttive l'analisi di questa seconda parashà di Esodo (Es 6,2-9,35) fatta dal nostro Daniele Salamone: 

Nella Parashat VaEra, “E sono apparso”, Dio si manifesta punendo l’ostinazione del Faraone, “dal cuore indurito”. Le famose dieci piaghe che si abbattono sull’Egitto sono in realtà dei segni con cui Dio sfida le false divinità egiziane, e invita il popolo a fidarsi di Dio. La fede è l’unico precetto a cui il Talmud riduce tutti i 613 precetti divini, come dice Abacuc: “il giusto per fede vivrà” (Ab 2,4).

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Come analisi della lingua, questa volta possiamo provare ad allargare lo studio a più versetti. Cerchiamo di individuare tutti i verbi, oltre ai sette di “redenzione” già enunciati, i soliti prefissi e suffissi, e aggiungiamo i vari sostantivi che appaiono provando ad individuare per ognuno il genere e il numero. In ebraico i nomi possono infatti essere femminili e maschili, mentre il numero può essere, come in latino, singolare plurale e duale. Ci possiamo servire della solita grammatica sintetica o, se conosciamo un po’ l’inglese, guardare quest’ottimo video:

 

Ovviamente consiglio di dare un’occhiata anche agli altri video tutorial del canale youtube, a cui vi consiglio di iscrivervi: https://www.youtube.com/channel/UCP-m-DM6axdSmzunflBypQw 

Per l’analisi dei nostri versetti ci viene in soccorso un’ottima App scaricabile su cellulari e tablet: “Hebrew/Greek Interlinear Bible”, scaricabile dal play store di Google: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.hagiostech.greekinterlinearbible&hl=it. Per ogni versetto, su righe parallele troviamo in ordine: la traduzione inglese, il testo ebraico, la sua traslitterazione, il codice identificativo di ogni parola (con link al dizionario), la radice ebraica, la radice traslitterata. E in alto l’analisi grammaticale che di ogni parola ci dice se si tratta di un sostantivo, aggettivo, avverbio e ovviamente verbo e a quale coniugazione appartiene.

Facile no? Non dimentichiamoci però di arricchire le nostre schede con i termini nuovi imparati in questa lezione. Dovremmo già essere a circa 150 parole!

Buono studio e alla prossima.

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